Elia Pardini, figlia d'arte, nasce a Massarosa (LU) nel 1923, anche se successivamente si trasferisce nel comune di Camaiore (LU), dove abita tutt'oggi. Nel 1982, libera da ogni impegno familiare, frequenta uno studio d'arte a Firenze, per acquisire ancor più dimestichezza nella tecnica dell'acquerello. In seguito, nel territorio Versiliese, ha modo di conoscere e frequentare alcuni Maestri d'Arte, tra cui Dino Domenici, e la Pittrice-Scultrice Ivana Domenici di Viareggio (LU); facendo tesoro dei loro suggerimenti, esordisce nel 1963 in una mostra organizzata nei locali delle Scuole Elementari del Piaggione (LU), con il ritratto di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani. Dopo una pausa, che si protrae dal 1972 fino ai giorni nostri, Elia partecipa a varie collettive e concorsi, sia in Italia che all'Estero, ottenendo premi e riconoscimenti da personalità del mondo artistico, culturale e della politica. Successivamente, l'Artista ha presentato le sue opere in mostre personali, ha fatto parte dell'"Associazione Artisti Versiliesi", ha collaborato con il "Gruppo Artistico il Pentagono", ed è stata coordinatrice del gruppo "Donna e Arte". Da anni è membro del Circolo Culturale "Gennj Marsili" di S. Anna; premiata in occasione del "Premio Pittura Estemporanea Martiri di S.Anna", ha donato al Comune di Stazzema un'opera raffigurante Gennj Marsili, la donna che il 12 agosto 1944 lanciò il suo zoccolo contro le SS Naziste. Ha inoltre donato al comune di Camaiore, nel 1992, il quadro che rappresenta Don Dino Chelini, figura eroica dell'eccidio di Valpromaro (LU) avvenuto nel giugno del 1944.
giovedì 26 febbraio 2009
Biografia di Elia Pardini
martedì 24 febbraio 2009
recensioni, raccolta
Raccolta Recensioni Opere Elia Pardini
Di Elia hanno scritto ancora i Critici d'arte Gaspare Bartelloni, Rossana Bianchi, Aldo Novelli, Bruno Cosignani, Bruno Gorini, Elio Succi.
La libertà, il sogno, l'infinito, sono condizioni necessarie per sentirci parte del cosmo. Colori per vivere poesia per donare agli altri, paradisi di luce è quanto esprime Elia Pardini.
Carlo Lari
Artista umile e schiva, profondamente radicata alla propria terra di cui sa cogliere il valore da costudire sottraendolo alla dimenticanza: la semplicità. La dimensione di purezza mitica e incontaminata della ancestrale cultura contadina trasfigurata in simbolo con modulazioni impressionistiche centrate sul cromatismo e sull'espressività delle figure. Ancora il femminile a esprimere serenità, armonia, interiore ricerca e creazione incessante. Questo, a mio avviso, il messaggio di Elia: <<...Canto di bellezza di un mondo levigato dalla fantasia...>>, come ha scritto nella presentazione critica Carlo Lari.
Ada Bottari
Nella pittura di Elia Pardini notiamo un evolversi del suo temperamento e il rafforzarsi della sua personalità, un fatto naturale che indica una disposizione d'animo forte e nello stesso tempo dolce e coerente, sempre tesa a un fine morale.
Margie
Estro assai ricco e vario, consente alla Pittrice una vasta panoramica di liriche e fusioni. Elia racconta la realtà umana ora con figure immaginarie, o con altre rilevate dalla cronaca. Le figure acquerellate, volti femminili in gran parte con soffuso chiarismo, la lievità dei tratti, esprimono una tenera dolcezza sentimentale.
Nei paesaggi s'impongono squarci di macchia (resa ora dalla tempera, ora dall'olio) con fiammanti luci o intensità di vegetazioni.
Mario Cagetti
Di Elia hanno scritto ancora i Critici d'arte Gaspare Bartelloni, Rossana Bianchi, Aldo Novelli, Bruno Cosignani, Bruno Gorini, Elio Succi.
recensione Paolo Zauli
Recensione Opere Elia Pardini, di Paolo Zauli
Paolo Zauli nasce ad Ancona; pittore, acquarellista, incisore, architetto teatrale, gallerista, critico d'arte e pubblicista, ha svolto e svolge un'ampia ed eclettica attività, spaziando dall'insegnamento alla promozione culturale, dalla pubblicistica all'antiquariato. La sua vasta carriera espositiva, articolatasi attraverso duecento mostre e documentata da preziosi cataloghi, si è rivolta principalmente al recupero di filoni artistici trascurati, sia antico, sia dell'età moderna e contemporanea. Le sue opere di pittura e di grafica sono esposte nelle principali manifestazioni artistiche nazionali e internazionali che sono valse a premi e onorificenze di grande prestigio.
Delicata pittrice e piacevole astrattista, l'olio e l'acquerello sono le
sue tecniche preferite. Sono opere di notevole delicatezza, ambientate spesso in paesaggi evanescenti: vivaci "La zingara col bambino; "La profuga" alla ricerca di un luogo di pace; "La Madonna col Bambino in fuga" e cosi "Le madri dei poveri" sono argomenti tutti che seducono.
La Pittrice si avvale del suo contatto con le madri, le amiche, le bimbe. Di squisita
delicatezza sono le modulazioni cromatiche che si attraggono come visioni di intensa vita quotidiana.
Paolo Zauli nasce ad Ancona; pittore, acquarellista, incisore, architetto teatrale, gallerista, critico d'arte e pubblicista, ha svolto e svolge un'ampia ed eclettica attività, spaziando dall'insegnamento alla promozione culturale, dalla pubblicistica all'antiquariato. La sua vasta carriera espositiva, articolatasi attraverso duecento mostre e documentata da preziosi cataloghi, si è rivolta principalmente al recupero di filoni artistici trascurati, sia antico, sia dell'età moderna e contemporanea. Le sue opere di pittura e di grafica sono esposte nelle principali manifestazioni artistiche nazionali e internazionali che sono valse a premi e onorificenze di grande prestigio.
recensione Luigi Arena
Recensione Opere Elia Pardini, di Luigi Arena
Luigi Arena nasce a Napoli il 18 agosto del 1938. Studia presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze conseguendo il diploma di Maestro d’Arte Applicata alle arti grafiche; da allora insegna presso lo stesso istituto. La sua attività professionale è conosciuta sia in Italia che all’estero, e conduce tutt’oggi l’attività di libero ricercatore presso il Centro Internazionale di Diagnostica Conservativa a Firenze.
Dire artista è come dire una creatura che sa leggere nelle cose che lo circonda; saper vedere e far vedere attraverso la sua sensibilità, sugli altri quello che non sempre riusciamo a vedere.
Elia è quella creatura, che sa leggere nella natura in senso lato della parola, e riesce a infondere attraverso la sua pittura l'amore per l'uomo e l'intero creato.
Per lei dipingere è necessità vitale come quella di respirare; ogni dolore ogni gioia, è per Lei fonte di ricarica per farci meglio comprendere. La sua pittura è prova tangibile di tutto ciò.
Le auguro che possa andare sempre più lontano sul sentiero dell'Arte cosi a Lei congeniale, e possa sempre più, attraverso le Sue opere, irradiare quella luce di amore e di valori dell'uomo che oggi più di ieri sono necessari.
Luigi Arena nasce a Napoli il 18 agosto del 1938. Studia presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze conseguendo il diploma di Maestro d’Arte Applicata alle arti grafiche; da allora insegna presso lo stesso istituto. La sua attività professionale è conosciuta sia in Italia che all’estero, e conduce tutt’oggi l’attività di libero ricercatore presso il Centro Internazionale di Diagnostica Conservativa a Firenze.
recensione Luciano Regattieri
Recensione Opere Elia Pardini, di Luciano Regattieri
Luciano Regattieri nasce il 6 novembre del 1917 a Camaiore, dove fin dall’età di 10 anni lavorerà come fabbro alla "Fabbrica", una delle più antiche ferriere della città. Un esperienza che aiuterà Luciano a scoprire il suo talento artistico, e nel dopoguerra, a collaborare con molti artisti che, almeno fino agli anni '80, venivano in massa in cerca di ispirazione nel meraviglioso territorio Toscano.
Nei quadri di Elia i paesaggi sono radiosi in questa meravigliosa Toscana. La leggera atmosfera e dolce poesia, cosi dolce dove l'aria si densifica in profumo di giardini incantati, l'ambiente si gonfia di luce e sfuma in pensieri e sogni dove l'amore disegna la vita la fa rivivere nei colori e nelle immagini.
Le nature morte raccontano con vissuta malinconia del fiore reciso, quella parte dell'umanità che densamente vive le inevitabili condizioni della vita.
Voglio dirti brava.
Luciano Regattieri nasce il 6 novembre del 1917 a Camaiore, dove fin dall’età di 10 anni lavorerà come fabbro alla "Fabbrica", una delle più antiche ferriere della città. Un esperienza che aiuterà Luciano a scoprire il suo talento artistico, e nel dopoguerra, a collaborare con molti artisti che, almeno fino agli anni '80, venivano in massa in cerca di ispirazione nel meraviglioso territorio Toscano.
domenica 22 febbraio 2009
Ode a Giacomo Puccini
Qui termina lo spazio dedicato al Maestro Giacomo Puccini, con il ritratto, gli scorci del paesaggio di Torre del Lago (paese notoriamente caro al famoso Operista), ed una poesia a lui dedicata.
Ode a Giacomo Puccini
Ero bambina
quando già ascoltavo la Tua musica
l'ascoltavo al grammofono
e su corde di violino
che mio padre
faceva vibrar con dolce tremolio
da sembrare voci umane.
Di Te Puccini, sapevo solo il nome
ma non Ti conoscevo;
col passar del tempo
ormai adulta
seppi che eri nato a Lucca
e venivi da un piccolo
ridente paese di montagna
da Celle di Pescaglia.
Amasti il mare, la Versilia
a Torre del Lago facesti Tua dimora
e li componesti le musiche più belle.
Oltre alla musica era Tuo diletto
la caccia, la pesca;
ammiravi la natura in fiore
e tutto quello che vedevi attorno.
Quando in barca
ti inoltravi nella verdastra
acqua del padule
tra falasco, biodoli e cannelle
delle voci sol della natura
ascoltavi le note più belle...
Elia Pardini
Ode a Giacomo Puccini
Ero bambina
quando già ascoltavo la Tua musica
l'ascoltavo al grammofono
e su corde di violino
che mio padre
faceva vibrar con dolce tremolio
da sembrare voci umane.
Di Te Puccini, sapevo solo il nome
ma non Ti conoscevo;
col passar del tempo
ormai adulta
seppi che eri nato a Lucca
e venivi da un piccolo
ridente paese di montagna
da Celle di Pescaglia.
Amasti il mare, la Versilia
a Torre del Lago facesti Tua dimora
e li componesti le musiche più belle.
Oltre alla musica era Tuo diletto
la caccia, la pesca;
ammiravi la natura in fiore
e tutto quello che vedevi attorno.
Quando in barca
ti inoltravi nella verdastra
acqua del padule
tra falasco, biodoli e cannelle
delle voci sol della natura
ascoltavi le note più belle...
Elia Pardini
sabato 21 febbraio 2009
Papa Giovanni XXIII
Con questa opera termina la parte dedicata alle immagini sacre, a cui Elia Pardini si è dedicata, esordendo proprio con il ritratto a carboncino di cui sopra (soggetto Papa Giovanni XXIII, il Papa buono), nel 1963 ad una collettiva a Piaggione (LU).
giovedì 19 febbraio 2009
a Virginio Bianchi
Poesia dedicata a Virginio Bianchi (Pittore)
Son li, prostrata
ad occhi bassi ed il capo chino
per veder nel sogno mio,
qualcuno.
Se, altr'occhio vede il gesto mio,
dice: Ella dorme!?
No: risponderei.
E, se anche la pupilla mia è stanca,
il cuore vede il cuore parla...
...Chi vedo adesso?
La figura di un uomo avvicinarsi lento...
Gli corro incontro,
gioisco, lo riconosco
anche se non conobbi mai
e mi presento a Lui.
Anch'Egli sa, chi sono e mi sorride.
Oso domandargli: dimmi Virginio
quando vivevi nel tempo e dipingevi
cos'era che più amavi?
Tutte le creature, tutto il creato
e lodavo in cuor mio
il Grande Autore.
Più mi dilettavo
più il mio cuore si riempia d'amore...
Elia Pardini
Son li, prostrata
ad occhi bassi ed il capo chino
per veder nel sogno mio,
qualcuno.
Se, altr'occhio vede il gesto mio,
dice: Ella dorme!?
No: risponderei.
E, se anche la pupilla mia è stanca,
il cuore vede il cuore parla...
...Chi vedo adesso?
La figura di un uomo avvicinarsi lento...
Gli corro incontro,
gioisco, lo riconosco
anche se non conobbi mai
e mi presento a Lui.
Anch'Egli sa, chi sono e mi sorride.
Oso domandargli: dimmi Virginio
quando vivevi nel tempo e dipingevi
cos'era che più amavi?
Tutte le creature, tutto il creato
e lodavo in cuor mio
il Grande Autore.
Più mi dilettavo
più il mio cuore si riempia d'amore...
Elia Pardini
venerdì 13 febbraio 2009
è primavera
E' primavera.
Dopo il torpore dell'inverno
tutta la natura si risveglia,
il croco, le mammole, le primule
sono il preludio della primavera.
Su i nudi rami, come posate dal vento
appaiono le gemme
che, sotto la rugida,
sembran chicchi d'argento: è primavera.
Quando tutto intorno tace
odi il miagolio dei felini,
il pigolio delle rondini,
il cinguettio dei passerotti in volo
come saluto di pace è primavera.
Sotto il cielo azzurro della primavera
si scioglie co' la brezza del mattino...
Elia Pardini
martedì 10 febbraio 2009
Un saluto da Elia
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